Ci siamo permessi di dare voce anche qui per quanto possibile all’Associazione agricoltori e residenti Roseto Borsacchio

A Roseto hanno fatto una Riserva sulla strada statale adriatica, poi ci sono le colline, normali colline teramane, e pure quelle assoggettate a vincoli pazzeschi, come riserva, poi c’e’ la fascia costiera, e quella effettivamente merita una particolare tutela, tra la ferrovia e il mare, per aspetti ambientali e paesaggistici.

La Riserva a Roseto

La Riserva Borsacchio ha comportato per 16 anni il blocco di tutte le nuove iniziative edilizie, gli ampliamenti, i cambi di destinazione d’uso, ed ora e’ uscito un nuovo regolamento che addirittura cristallizza le colture agricole alla situazione attuale, quindi niente nuovi impianti di vigneti o uliveti ad esempio (anche se sono la quintessenza delle colture tradizionali teramane), molti vincoli e limitazioni sulle modalità’ della conduzione agricola dei terreni e inoltre ristrutturare e’ diventato cosi’ complicato da far impazzire gli architetti con le tante regole, e niente nuova edilizia, quindi se uno deve costruire una casa per il figlio che si sposa, e’ meglio che ci rinuncia e che il figlio emigra.

Vantaggi e Svantaggi

La riserva ha tutti questi enormi svantaggi per gli agricoltori e i residenti, che appaiono particolarmente assurdi e penalizzanti perché’ sono stati sottoposti a riserva territori per i quali non ci sono motivazioni ambientali e paesaggistiche che giustificano cosi’ insensati vincoli e divieti. Tra l’altro fino ad oggi con la Riserva non e’ arrivato nemmeno un euro di turismo per la popolazione.

Pero’ la Riserva porta anche dei vantaggi. A chi? Sono nate delle squadrette di volontari, e loro sicuramente sono contenti della Riserva.

Loro quando vengono nei nostri terreni, vicino casa nostra, dicono “andiamo in Riserva” (casa nostra, i nostri terreni, la nostra vita ormai sono diventati e chiamati la Riserva).

I Volontari

I volontari sono sicuramente bravissimi ragazzi, vengono sulla spiaggia ogni tanto a farsi una passeggiata in comitiva, dicono che vengono a ripulire, raccolgono magari 3 lattine (e comunque si portano anche la carriola se ci fosse più’ sporco da togliere) e si fanno 20 foto che pubblicano sui social, poi un paio di volte l’anno si fanno una passeggiatina in comitiva sulle strade sterrate, vanno su per le colline, sui nostri terreni (che sarebbero la Riserva) il che e’ una cosa simpatica, esclusivamente vengono se e’ una bella giornata, altrimenti rimandano ovvio, e’ anche un’occasione per conoscere una fidanzatina, e’ bello cosi’. Poi ci potrebbe anche essere un capo delle squadrette (anche Lui mi immagino una brava persona) che potra’ magari capitalizzare in politica il tanto decantato ambientalismo, e pure questa e’ una bella cosa, per Lui. E’ bellissimo anche sognare di stare a Yellowstone (il selvaggio Parco Americano grande come Abruzzo, Marche e Molise e senza una casa) se ci si mette in comitiva con qualche bibita al benzinaio della statale adriatica e si sta le ore col binocolo a guardare la collina a cercare lupi ed aquile a Roseto, e fra un po’ magari anche elefanti e rinoceronti, magari sponsorizzati da Provincia e Regione.

Siamo all’assurdo

E ci potrebbe essere anche un nuovo sport: LA CACCIA ALL’AGRICOLTORE. Con le tante norme della Riserva c’e’ adesso il potenziale per praticare questo nuovo sport e potrebbe essere MOLTO DIVERTENTE (non per noi agricoltori). Dopo essersi fatti una passeggiatina al mare si va in gruppo in collina a vedere se qualche contadino ha messo un po’ di breccia sulla strada, ha piantato un paletto, ha spianato un po’ per parcheggiare i mezzi agricoli, e subito si parte con le denunce contro quel contadino criminale, questo e’ divertentissimo, perche’ quel disgraziato poi c’ha il processo penale.

In Italia ci sono più’ leggi che in tutti gli altri Paesi europei messi insieme, il nostro Paese va avanti perché’ nessuno le conosce tutte, in realtà’ si va avanti col buon senso. Cosa comporta questo? in tutte le campagne italiane ci sono tali e tante norme che disciplinano l’agricoltura, il territorio e l’ambiente che se si volessero sapere e applicare tutte solo un professore universitario di diritto amministrativo potrebbe fare il contadino. La realtà’ e’ che le norme NON vengono applicate, solo quelle tradizionali, che sono ormai diventate buon senso. Tutta la normativa non la conosce nessuno, tutti ragionano col buon senso, come fanno i contadini, e cosi’ l’Italia va avanti, col buon senso.

La riserva Borsacchio

Non cosi’ pero’ nelle Riserve, o meglio, non nella Riserva Borsacchio (e qui piovono denunce penali sui contadini come fosse niente) che e’ anomala rispetto alle altre Riserve, perché’ hanno sottoposto a riserva un territorio fortemente antropizzato, dove non c’era nessuna ragione per fare una riserva se non avere i grossi fondi regionali per qualcuno. Inizialmente avevano fatto la Riserva pure nei quartieri popolari di Giulianova, poi un Sindaco intelligente, e che rispetta i propri cittadini, ha detto ciao ciao alla Riserva ed ha fatto uscire da quella trappola mortale tutto il Suo Comune. La Riserva Borsacchio stravolge anche la filosofia della Legge Quadro dei Parchi di una trentina di anni fa, che mirava a tutelare aree preziose del territorio, non era nata per far controllare a gruppi di potere un territorio dove abita la popolazione, fortemente antropizzato e coltivato. Con la Riserva le persone diventano sudditi di un altro Stato, non democratico, con le sue Leggi (il Piano di Assetto naturalistico, Regolamenti e Disciplinari) il suo Governo (l’Ente di Gestione) e la sua polizia (la milizia volontaria). Ci deve pero’ essere un motivo fortissimo, estremo, per avvilire i diritti fondamentali, costituzionali, della popolazione al lavoro e alla proprietà’ quindi ci vogliono fortissime motivazioni ambientali e paesaggistiche, che per la Riserva Borsacchio NON ci sono se non su alcune parti del territorio, non certo per i terreni ai due lati della strada statale adriatica o per la gran parte delle colline, normali colline teramane.

La denuncia degli agricoltori

E quello che e’ successo a noi vittime della Riserva Borsacchio può succedere a tutti gli agricoltori e residenti nelle zone rurali. La Riserva può’ benissimo allargarsi alle altre frazioni di Roseto, o invadere altri Comuni limitrofi, o possono fare altre Riserve in altri comuni, magari trovano una piantina sulla spiaggia a Scerne e ne approfittano per mettere una Riserva di 2.000 ettari che prende tutte le colline fino ad Atri (e poi E’ LA FINE, come per noi). Come e’ nata la Riserva Borsacchio? E’ arrivata di notte, in Consiglio Regionale, come un brigante, e’ passata senza discussione. Prima dovevano essere 110 ettari e cosi’ fu approvata, poi e’ stata corretta in passaggi successivi in 1.100 (ci sono molti più’ fondi regionali, e si e’ moltiplicata cosi’ per dieci, da 110 a 1.100 senza che i Signori Consiglieri avessero nulla da dire), sono stati assegnati 500.000 euro annui (una somma inaudita e pazzesca), poi per le rimostranze delle altre Riserve sono stati ridotti a 250.000 (una cifra sempre enorme ed ingiustificata). Il tutto senza che ci fossero mai dibattiti approfonditi in Consiglio, come doveva essere prima di rendere schiavi centinaia di agricoltori e residenti, famiglie innocenti. Un gruppo di potere ha potuto fare e disfare a proprio piacimento, giocando sulla vita di centinaia di rosetani, senza che nessun Consigliere Regionale si sia opposto. E come e’ capitato a noi, questo incubo gia’ durato 16 lunghissimi anni, può capitare a tutti coloro che abitano e lavorano in campagna in Abruzzo.

Adesso non ci resta che sperare in una politica nuova, seria e buona, che rispetti la popolazione, i contadini, i residenti delle zone rurali.

NON NE POSSIAMO PIU’

Associazione agricoltori e residenti Roseto Borsacchio