UN TRANQUILLO SABATO DI ADDESTRAMENTO CANI
La caccia con i cani comincia dall’addestramento, in pratica una vera e propria battuta sul territorio in cui i nostri cani da caccia (tutti dotati di gps) percorreranno gli stessi terreni che vedranno anche durante la stagione ma..Senza fucile. E così ci troviamo la mattina presto io e i miei due amici tutti di Caccia & Ambiente in ATC FO2 per sfruttare le ore di fresco che questo settembre 2021 caldo e afoso sembra proprio non voler concedere durante il giorno, il terreno è secco e arido qui in collina e anche i piccoli corsi d’acqua che lo attraversano sono completamente secchi.
Doveva essere una tranquilla battuta di un paio d’ore e così ci portiamo acqua quanto serve (per noi e per i cani) e poco altro, mettiamo ai cani il GPS (un Dogtrace X20 nel caso del mio Breton) e partiamo, l’amico Giuseppe addestratore esperto e cacciatore si è portato due ausiliari, la Sua fidata setter Fiamma e Molly una bretoncina giovane alle prime esperienze, l’atro Giuseppe invece ha un bellissimo bracco tedesco giovane ma esperto.
La Battuta e gli eventi
Dopo circa 20 minuti su una strada battuta ci troviamo in cima ad una collina incolta da cui si gode un panorama stupendo circondata da boschi. I cani da caccia sono tutti a vista e nel pulito il Gps ne segnala la posizione perfettamente ed anche se in questo caso non serve è un buon test per capire se la calibrazione è perfetta o meno.
Da qui decidiamo di prendere a sinistra e discendere verso un altro incolto dove a volte sostano fagiani e pernici, non facciamo però in tempo a cambiare direzione perchè la bretoncina molto distante da noi ha involato tre pernici e si è gettata all’inseguimento giù per il bosco in discesa.
Ci spostiamo e decidiamo di ribatterle scendendo anche noi, gli altri tre cani collegati ci seguono senza allontanarsi troppo, Giuseppe intanto continua a richiamare indietro Molly ma senza successo.
Il Cane non Torna
Siamo oramai in fondo all’incolto, entrare nel bosco prima sarebbe stato impossibile a causa della pendenza, non senza fatica e grazie alla mia conoscenza dei luoghi tagliando un pò di rovi con il coltello troviamo la vecchia carraia all’interno che una volta veniva percorsa per il taglio della legna, il bosco (quasi tutto querceto) è fittissimo.
Giuseppe continua a chiamare Molly ma il cane non torna, il Gps lo dà fermo a 130 metri circa e pensiamo che abbia ritrovato le pernici e perciò data la giovane età sia l’eccitazione che non la fà tornare. Così Giuseppe decide di inoltrarsi nel fitto e nei rovi procurandosi non poche escoriazioni per arrivare il più vicino possibile a Molly e recuperarla, l’altro suo cane Fiamma lo segue.
Il Pericolo è Dietro L’angolo
Restiamo sulla carraia per quanto sporca io e l’altro amico mentre Giuseppe si allontana, i cani hanno il Gps ma noi no e qui su i telefoni non prendono quindi cerchiamo di farci da riferimento e rimanere a portata di voce per non perdere la Via. Dopo poco Giuseppe nella foga di recuperare il cane che adesso è a vista non si accorge del pericolo e scivola, il torrente secco in fondo al bosco in quel punto forma una specie di canyon completamente invisibile a causa della vegetazione.
E’ in quel momento che si rende conto del perchè il cane non riusciva a tornare indietro, il greto del torrente è bloccato, in fondo è pulito ma non è percorribile, mentre pensa come scendere non si rende conto della pendenza (non si vede nulla) e scivola anche lui assieme all’altro cane (che non riuscirà più a risalire) Giuseppe in vece vedendosi cadere afferra al volo un arbusto che grazie al cielo tiene e non lo fà precipitare di sotto.
Il Recupero dei Cani
A quel punto la situazione si fà complicata, sappiamo dove sono i due cani (grazie al Gps) ma non possiamo raggiungerli, bisognerebbe scendere con delle corde e non ne abbiamo a disposizione, così quelle che dovevano essere un paio di orette di addestramento si trasformano in un problema serio. E’ necessario radunare le idee, tutti i tentativi fatti per raggiungere le due cagnoline sono stati vani anche cercando di aggirare il monte non si è riusciti ad arrivare a più di 150 metri a causa delle piante che in questo periodo sono ancora foltissime.
Ci pensiamo su non poco ma è una lotta contro il tempo, le due cagnoline sono la sotto già da un paio d’ore e con un caldo del genere senz’acqua a disposizione non ci possono stare tanto, inoltre le batterie dei Gps rischiano di scaricarsi rendendo poco probabile il loro ritrovamento. L’unica soluzione per cavarle da lì è chiamare i pompieri. Sono circa le 13 quando chiamiamo e ci risponde il nucleo specializzato di Forli, questi ragazzi si occupano di soccorsi speleologici e vanno ovunque sopra e sotto terra.
Alle 14 i pompieri, nello specifico i ragazzi del turno “A”, arrivano con un pick-up fuoristrada e un furgone con dietro tutte le attrezzature necessarie, sono in 4 e dopo avergli spiegato la situazione grazie al Gps li guidiamo sul punto esatto dove sono scivolate Fiamma e Molly. Con una vera e propria “cordata” si calano fino sul fondo del crepaccio e utilizzando le imbragature di soccorso recuperano ad uno ad uno i nostri ausiliari, una delle cagnoline ha addirittura abbracciato la gamba di uno di questi angeli (perchè chiamarli semplicemente pompieri è riduttivo) in segno di riconoscimento, chi ha un cane può capire.
Sane e Salve
Tra la felicità di Giuseppe e l’entusiasmo generale, raggiungiamo le vetture lasciate all’ombra con il resto delle nostre cose, diamo da bere alle due cagnoline stanche e accaldate ma sane e salve e in ottima forma e salutiamo i ragazzi del nucleo operativo dei Pompieri di Forlì che non smetteremo mai di ringraziare e di citare nelle nostre storie, quei racconti di giornate di caccia partite in un modo e finite in un altro.
Cani da Caccia e Gps
Vogliamo fare una considerazione a questo punto che credo cancelli tutte le polemiche relative all’uso del Gps sul cane da caccia, sia quelle Old Style e retrograde tipo: “tutte queste diavolerie elettroniche non servono a niente se non forse a prendere due animali in più” oppure quelle legate al fascino del “campano” tanto in auge in passato ma che di sicuro è poco gradito alle orecchie del cane.
Il Gps ha probabilmente salvato la vita a queste due simpatiche cagnine e ad altri ausiliari come loro caduti in pozzi o in luoghi inacessibili che mai sarebbero stati ritrovati senza questo strumento, tenetelo in considerazione quando vi avventurerete per boschi con i vostri amati quadrupedi.